Vai al contenuto

Disponibile 24/7

Messaggio

Dithizon – un reagente versatile per la determinazione dei metalli pesanti

di ChemMarkt.de 13 Nov 2025 0 commenti
Dithizon – ein vielseitiges Reagenz zur Schwermetallbestimmung

Il ditizone, noto anche come difeniltiocarbazone, è un classico reagente nell'analisi chimica, utilizzato da decenni per determinare metalli pesanti come rame, piombo, mercurio, cadmio e altri. Questa affascinante molecola è in grado di formare complessi stabili e intensamente colorati con una varietà di metalli di transizione, che si prestano perfettamente per l'analisi qualitativa e quantitativa.

La storia del ditizone

Il ditizone fu sintetizzato e descritto per la prima volta nel 1925 dal chimico tedesco Hans Fischer. Fischer riconobbe rapidamente il grande potenziale analitico del reagente e studiò approfonditamente la formazione di complessi con vari metalli. Nei decenni successivi, il ditizone divenne uno degli strumenti più importanti nella chimica umida classica e trovò ampia applicazione nell'analisi ambientale, nella chimica degli alimenti, nella geologia e in molti altri settori.

Anche se i moderni metodi di analisi strumentale come la spettroscopia di assorbimento atomico (AAS) o la spettrometria di massa al plasma accoppiato induttivamente (ICP-MS) hanno spesso sostituito i classici metodi del ditizone, il reagente non ha perso nulla della sua importanza. Soprattutto nei paesi in via di sviluppo ed emergenti, dove l'accesso a tecniche analitiche all'avanguardia può essere limitato, il ditizone rimane uno strumento importante ed economico per la determinazione dei metalli pesanti.

La chimica del ditizone

Il ditizone è una polvere cristallina giallo-arancio, ben solubile in solventi organici come cloroformio, diclorometano o tetracloruro di carbonio. Il composto appartiene alla classe dei tiocarbonilidrazoni e presenta un tautomeria caratteristica – a seconda del pH della soluzione, il ditizone si trova in una forma neutra o anionica.

In soluzione acida (pH < 3), il ditizone si trova prevalentemente nella forma neutra gialla. Aumentando il pH, la molecola si deprotona e si forma l'anione ditizonato di colore rosso intenso. Questo è ben solubile in soluzioni acquose e può formare complessi colorati stabili con ioni metallici di transizione.

La formazione del complesso avviene tramite la coordinazione del metallo agli atomi di zolfo e azoto del legante ditizone. A seconda del metallo, si formano complessi con colori diversi – dal rosso intenso al viola fino al verde o blu. Questa varietà di colori rende il ditizone uno strumento prezioso nell'analisi qualitativa.

Applicazioni nell'analisi dei metalli pesanti

Il principale campo di applicazione del ditizone è la determinazione dei metalli pesanti nelle matrici più varie. Grazie alla formazione di complessi stabili e intensamente colorati, è possibile rilevare e quantificare tracce di rame, piombo, mercurio, cadmio, nichel, cobalto, zinco e altri metalli anche in campioni complessi come acqua, suoli, alimenti o minerali.

Il classico test del ditizone avviene in più fasi: prima il campione viene estratto con una soluzione di ditizone, durante la quale i complessi metallo-ditizone passano nella fase organica. Successivamente, la colorazione della fase organica viene valutata visivamente o fotometricamente. Confrontando con soluzioni di riferimento, è così possibile determinare la concentrazione del rispettivo metallo.

Oltre a questa classica estrazione liquido-liquido, esistono anche varianti in cui il ditizone è legato a materiali di supporto solidi come gel di silice o carbone attivo. Questa estrazione in fase solida permette una preparazione del campione più semplice e aumenta la selettività del metodo.

Limiti e sfide

Sebbene il ditizone sia un reagente molto potente, ci sono anche alcune sfide nella sua applicazione. Da un lato, la selettività non è sempre perfetta – alcuni metalli come il ferro o l'alluminio formano anch'essi complessi colorati che possono interferire con l'analisi. Qui sono necessari passaggi di separazione o l'uso di reagenti che mascherano o attivano.

Inoltre, il ditizone è relativamente sensibile agli ossidanti e ai cambiamenti di pH. Con una preparazione o esecuzione errata del campione, possono verificarsi perdite di sensibilità o selettività. Pertanto, l'analisi con ditizone richiede una certa esperienza e cura da parte dell'operatore.

Nonostante queste limitazioni, il ditizone rimane uno strumento importante nell'analisi classica dei metalli pesanti. Soprattutto in situazioni in cui la moderna strumentazione non è disponibile, continua a essere un'alternativa economica e affidabile. Con la metodologia corretta, è ancora possibile risolvere molti problemi legati ai metalli pesanti utilizzando questo affascinante reagente.

Conclusione

Il ditizone è un reagente chimico con una storia lunga e impressionante in analitica. Da oltre 90 anni viene utilizzato con successo per la determinazione dei metalli pesanti – dalla reazione di identificazione qualitativa fino alle analisi quantitative. Sebbene metodi strumentali più moderni abbiano spesso preso il suo posto, il ditizone non ha perso nulla della sua importanza, specialmente nelle regioni con risorse limitate.

Con la sua capacità di formare complessi stabili e intensamente colorati con una vasta gamma di metalli di transizione, il ditizone è uno strumento affascinante e versatile che continuerà a svolgere un ruolo importante nella chimica umida classica. Per chiunque sia interessato alla chimica e all'analisi dei metalli pesanti, il ditizone è un argomento entusiasmante e gratificante da esplorare.

Articolo precedente
Prossimo articolo

Lascia un commento

Tutti i commenti del blog vengono controllati prima della pubblicazione

Qualcuno ha recentemente acquistato un

Grazie per esserti iscritto!

Questa email è stata registrata!

Acquista il look

Scegli le opzioni

ChemMarkt.de
🔬 Iscriviti ora per notizie esclusive, nuovi reagenti e sconti! 💌🧪

Visto di recente

Modifica opzione
Notifica quando di nuovo disponibile
this is just a warning
Login
Carrello della spesa
0 elementi